Il bello della Lazio è che riesce sempre a stupirti. Quando pensi che si sia toccato il fondo, la partita successiva non scava ancora un pochettino di più, anzi, ti fa dimenticare il brutto visto la volta prima .
Ci vuole grande maestria, eh.

Dopo il clamore suscitato dalla discutibile prestazione al derby – usando il plurale maiestatis perché s’era salvato solo baby ROMERO – Sarri si era abbandonato ad esclamazioni dirette e senza nascondere la delusione per la figura ai limiti dell’horror.
Che il campionato ricominciasse con DOVEROSE SCUSE sul campo ad una tifoseria che quelle scuse spesso le PRETENDE dai suoi giocatori , COME MINIMO io ‘na vittoria me l’aspettavo.
Boccone indigesto il derby a cui sono seguiti discorsi, macigni epici mandati giù a forza e col rischio di cadere nel trappolone dello scazzo, peraltro.

Un percorso che poteva benissimo stopparsi. Così, de botto.
Perdersi tra astio e meme al vetriolo.
Per giorni sui social non si è parlato di altro, era tutto un susseguirsi di tweet e di commenti, si è espresso chiunque, dai giornalisti al mio farmacista di fiducia.
Era stata solo la ciliegina sulla torta di una stagione che, nonostante l’euforico inizio, ha faticato per lunghi tratti ad appassionare davvero i tifosi. Ed i risultati lo dimostrano, insomma.

Come se non fosse mai accaduto. 
Ecco, diciamo che io non vedo l’ora che arrivino rinnovi e prolungamenti “molto presto“, perché non ce la faccio a farcela.
Sempre le stesse dinamiche trite e spremute fino all’osso, sempre gli stessi siparietti di Tare nei pre-partita, sempre gli stessi silenzi intoccabili e le stesse superflue dichiarazioni.
Contro un Sassuolo che arrivava all’ Olimpico da 6 risultati utili consecutivi, comprese le vittorie contro Inter e Fiorentina, la Lazio ha messo in campo Sarri. Non SARRISMO, but semplicemente Sarri.
I neroverdi sono andati giù duro tra contrasti e forza sulle seconde palle, i biancocelesti però hanno fatto il loro gioco. 

IMMOBILE
Aspetto con ansia che arrivi il momento di accantonare il discorso Nazionali per i prossimi 4 anni avvenire, dopotutto la situazione non può più peggiorare.
Perché i rumors continuano a rompere giusto le balle.
E Ciro finisce mestamente dalla padella alla brace. 
Cioè, qua avevamo estremo bisogno di qualche personalità dirompente, necessitavamo di qualcuno capace di rompere gli equilibri e se poi puntano su cavalli della portata di Scamacca e Raspadori “salvatori in patria” che c’averebbero portati al Mondiale, il disagio è proprio palpabile.
Con tutto il rispetto per i due ragazzi, gli auguro una valanga di gioia gaudio in Azzurro, ma non hanno ancora alle spalle una carriera fatta di record e capace di parlare per loro. Annichiliti da Patric, per inciso.
Tornare in campo dopo una valanga di critiche sterili, non è roba facile e Ciro partiva comunque svantaggiato perché, a meno che non senti sulle tue spalle tutto il teatrino degli occhi puntati addosso, le probabilità di non avere il giusto appeal erano altissime. 
Cioè, ci rendiamo conto che per tirare avanti e provare a raggranellare qualche like in più, ci è toccato ascoltare ogni-cazzo-dipartita della Nazionale gli imperdibili siparietti di vari Fracazzidavelletri?
Per me si è andati oltre da mo’.
E non mi stupisce il fatto che Ciro non abbia segnato, ha sentito robe in questa settimana che avrebbero fatto imprecare pure un Santo.

PIPE DISPERATAMENTE PIPE
Comunque sono felice delle parole di Sarri: “ti lascia la sensazione che sia un giocatore che anche quando fa benissimo può fare ancora di più, perché le qualità sono di livello assoluto”.
Adoro follemente Sarri, mi è sempre piaciuto pure quando non parla di Felipe. Ha palesato chiaramente quanto sia caz*uto, alla fine non ce n’era manco bisogno. 
Ora mi auguro che lascino Pipe libero di fare il suo percorso in santa pace. Io stra-amo e soprattutto lo stra-amo dopo aver visto con che livore hanno tentato di demolirlo, con che rabbia lo hanno nominato. 
Mi sono sempre dissociata da tutto questo accanimento gratuito. 
Ma manco vi avesse investito il cane! Ma placatevi e basta con le vagonate di bile!
Felipe Anderson È.

MILINKOVIC E LUIS ALBERTO
Confidando in qualche becero scazzo di Luis Alberto ed in momenti di cui io trash-addicted ho bisogno – anche se è un tenero- insieme a Milinkovic non mi fanno rimpiangere nostalgicamente i bei tempi. 
Che questi due ragazzi siano il TOP, più assoluti della ABSOLUTE VODKA, te ne accorgi nel giro di dieci minuti.
E chi dice il contrario, raga’, di calcio non ci capisce una mazza di niente.

LAZZARI
Non è incoerente, non è inaffidabile e nessuno lo vende per quello che non è, per carità. Nessuno ha mai detto che sia privo di difetti o che non faccia minchiatelle come gli altri, anzi. 
Mi auguro che sia riesca sempre a fare meglio e credo davvero sia tutto rose e fiori. 

Note a piè di pagina;
Ecco la Lazio è questo.
Prendere una squadra e mischiarla tra partite ad minchiam e la bellezza, innaffiarla di luoghi comuni ed appioppare colpe random a calciatori e mister, per poi immergersi nella gioia gaudio. 
Manco il rendimento di Patric è stato altrettanto altalenante. Follia pura.

Simplemente, Xoxo.

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